L’innovazione logora chi non ce l’ha. Appena chiuso il bando voucher innovation manager , con 95milioni richiesti a fronte di 50mio disponibili , si è scatenato un uragano di critiche. In prima fila una pletora di aristocratici dell’innovazione, gente che vede il digitale come un elite e non come una risorsa vitale da portare in ogni azienda. Lo sappiamo o no che il 98% delle aziende italiane non esportano e non innovano? Che senso ha criticare a una misura che rispetta i tempi programmati e assicura rapida attuazione? Che agevola l’ingaggio di professionisti che porteranno qualcosa di nuovo alle aziende? La lotteria del click-day non sarà il massimo. Cosi’ come forse i curricula e il contest. Ma finalmente troviamo in un Ministero gente che lavora, fa le cose, fa muovere le risorse. Chi lavora puo’ anche sbagliare . Solo chi non fa non falla. Sono forse meglio i bandi che incardinano in modelli tipo sudoku, con valutazioni infinite affidate a banche incompetenti o a sussiegosi accademici che di PMI non hanno mai capito niente ?

Non capisco questo livore per una amministrazione che ha fatto quanto doveva fare. Il disagio è per imprese e professionisti che non usano le agevolazioni disponibili