La scelta corretta  delle destinazioni obiettivo è il primo fattore di successo  del vostro export. Ci sono 200 paesi al mondo, neanche la CocaCola può andare dappertutto.  E’ una scelta imprenditoriale prima che commerciale.

Un approccio ragionato allo sviluppo del vostro export parte dalle indicazioni che ci danno operatori istituzionali come ICE e Sace , le verifica e affina in base alle ricerche di mercato con strumenti preziosi come ExportPlanning, le adatta alle risorse e ai piani di business della propria realtà imprenditoriale.

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Chi vuole fare un ragionamento intelligente sul  food&wine 2019-2020 deve ricordare innanzitutto  i dazi e le barriere doganali che stanno rivoluzionando il commercio internazionale.

Destinazioni considerate  prioritarie come  USA e Cina, visti finora come  mercati di riferimento, vanno curati con una attenta gestione del rischio protezionismo.

Al contrario altri mercati diventano straordinariamente favorevoli per lo stesso motivo.

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Per esempio l’accordo JEFTA col Giappone ha abbattuto dazi fino al 40% e abrogato 30 certificazioni prima obbligatorie.

Per esempio in UK l’incertezza della brexit induce gli operatori ad accaparrarsi prodotti europei prima che scattino i dazi.

E mercati già trainanti come quello tedesco spingono più che mai l’import dall’italia nel FoodWine.

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Il rivolgersi a nuovi mercati richiede decisioni rapide e per prenderle  va considerata l’innovazione digitale dell’export, con l’utilizzo di nuovi processi digitali che generano valore aggiunto e rendono le aziende piu’ competitive. In questo momento il Mise ha un fondo voucher innovazione  di 50 milioni per ingaggiare innovation manager con contributi a fondo perduto fino a 40mila eur/anno.

Il caso Italia Longevity. Questa logica guida è stata adottata del sistema b2b ItaliaLongevity che assembla  in modalità aggregata un offering di madeinitaly di qualità tutto incentrato sulle valenze di gusto e salubrità e lunga vita dei prodotti italiani.

Nella piattaforma aperta si parte dalla scelta delle destinazioni target, si attiva innovazione digitale del b2b che individualizza  la domanda internazionale dei buyer e successivamente,  si completa con   fiere ed eventi condivisi  sviluppati da partner commerciali locali  nei paesi di destinazione.

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In UK la Collettiva  a Speciality food in Settembre sarà replicata in novembre a FoodMatterslive, in Giappone faremo in aprile Wine&Gourmet a Tokio, preferibile a foodex per agire focalizzati al difficile rapporto con i buyer locali, ad Anuga esporrà  la settimana prossima la Rete SardiniaLongevityFood con il cibo dei centenari.

I mercati evolvono, i dazi pure , bisogna prendere atto che già le strategie di un anno fa sono obsolete. Tocca rinnovarsi   , muoversi con flessibilità e decisioni rapide riallocando i budget , attivando innovazioni e finanziamenti e nuovi modelli di business condivisi per essere nel paese giusto al momento giusto.